sabato 21 luglio 2012

Silvio Bernabei da corruttore a vittima?

Certo che la singolare metamorfosi di Silvio Bernabei parrebbe strana.
Nemmeno tanto tempo addietro avrebbe compiuto una "corruzione antecedente impropria" nei confronti di alcuni finanzieri (a quanto ha accertato lo Stato con sentenza ormai definitiva, segnalata da "Il Messaggero")
Ora, invece, dalle dichiarazioni che sono emerse mesi fa sui vari quotidiani, Silvio Bernabei avrebbe denunciato di essere stato per anni vittima di estorsioni vere e proprie da parte dell'intero corpo dei vigili di Roma. Ogni volta in cui non avrebbe fornito castagnole e babà al circolo sportivo dei vigili ecco che veniva multato! Sembra una barzelletta ma questo è il tenore delle accuse che emerge dai quotidiani.
Secondo infatti quanto apparso sui giornali Silvio Bernabei avrebbe asserito che ogni volta in cui si sottraeva alle richieste di finanziamento del circolo sportivo dei vigili vi sarebbe stata un aumento delle "attenzioni" dei vigili che avrebbero multato lui ed attività correlate con "multe sciocche".
Invece, elargendo sponsorizzazioni e dolcetti le cose sarebbero state a posto.
Insomma, con cannoli ed un "bicchierino del vin della casa", i vigili avrebbero placato la loro malvagità.
Un quadro che, se confermato, sarebbe agghiacciante! Un corpo intero dei vigili di Roma scatenato contro la famiglia Bernabei, pronto a piegarla e spezzarla, ritraendosi solo alla vista di castagnole e crostatine!
Silvio Bernabei, che fino a pochi anni prima organizzava appuntamenti con agenti della Guardia di Finanza per corromperli e faceva trovar loro soldi nel cassetto (come da sentenza definitiva secondo "Il Messaggero") nel giro di pochi anni sarebbe diventato un "agnellino", vittima sacrificale di vigili gangster.
Magistrati, vi prego, accertate la verità! Le accuse sono vere o inventate? Tutto è possibile nella vita ma, certo, che l'intero corpo dei vigili di Roma (non di un paesello di dieci anime) sia coeso in un'associazione criminale volta a multare insensatamente i Bernabei tenendoli sotto scacco pare assai improbabile. Si faccia chiarezza. Lo chiede Roma! Non lasciamo dubbi.

venerdì 20 luglio 2012

I Bernabei i vigili e tante tante contraddizioni

Segnalo un articolo forse sfuggito a tanti.
Sembrerebbe che il geometra, ai domiciliari per mesi (ora non più) a causa delle asserite accuse dei Signori Bernabei nell'ambito dell'inchiesta "Vigilopoli", abbia descritto innanzi ai PM un Bernabei autoritario, il quale avrebbe organizzato una vera e propria ritorsione contro l'intero corpo dei vigili, non sentendosi abbastanza difeso dai vertici e dal comando a fronte di una subita denuncia per abuso edilizio. A dire del Bernabei, la denuncia sarebbe stata orchestrata per spillargli quattrini.
Secondo quanto emerge dalla lettura dell'articolo il Bernabei avrebbe minacciato il geometra, asserendo che se non lo avesse aiutato nella sua ritorsione lo avrebbe rovinato, cosa che ha fatto.
Alla magistratura stabilire se Bernabei abbia "rovinato" legittimamente il geometra (ossia denunciandolo correttamente per il reato da questi commesso) oppure no.
Insomma, il dato oggettivo è che l'abuso edilizio c'è ed è macroscopico, enorme, ciclopico, titanico!
Se ne parla diffusamente qui, in altro articolo passato in sordina in questa bizzarra vicenda.
L'immobile di Trastevere dei Bernabei sarebbe in zona T1 ossia tessuto di origine medievale.
Il che, si legge nel bell'articolo di "La Repubblica" significa "che non sono consentiti aumenti di superficie né di cubature, come peraltro di recente confermato dalla delibera della giunta Alemanno che ha escluso la T1 dal Piano Casa regionale. E invece - secondo quanto risulta dalla «comunicazione di constatata violazione urbanisticoedilizia» inviata il 30 luglio dal comandante del I gruppo, Stefano Napoli, all' ingegner Domenico Mirante, dirigente dell' Unità organizzativa tecnica del I municipio - il locale in questione è stato ampliato in barba a ogni divieto: tramutato in ufficio di rappresentanza grazie alla creazione di «un nuovo volume di circa 56 metri quadrati e 188 metri cubi, realizzato in area interna di pertinenza mediante la chiusura della preesistente tettoia con finestratura metallica e parapetto in muratura lungo l' unico lato aperto di circa 15 metri lineari», con tanto di «opere di impiantistica termica, idraulica ed elettrica», più «un bagno in locale ad uso ripostiglio».
Insomma, nell'asserita versione di Bernabei dei vigili ed il geometra avrebbero finto una denuncia per abuso edilizio ai danni di Bernabei al fine di estorcergli altro denaro(dopo quello che lui gli avrebbe dato per coprire inizialmente l'abuso).
Al contrario, secondo l'asserita versione del geometra la storia sarebbe stata una ritorsione per la denuncia dell'abuso edilizio. Bernabei avrebbe ritenuto che i vigili si fossero inventati la denuncia dell'abuso edilizio e per questo motivo avrebbe deciso di vendicarsi non solo con loro, ma col corpo dei vigili intero, compresi i vertici apicali, che non lo avrebbero sufficientemente tutelato.
Due versioni contrastanti e di molto.
Insomma, in queso ginepraio ancora una volta ci auguriamo e confidiamo che i magistrati facciano chiarezza. Ce n'è tanto bisogno.

Sensazionalismo o Giornalismo?

Vi segnalo questo interessantissimo articolo sul web che dimostra che anche "Il Fatto Quotidiano", che ai più potrebbe sembrare autorevolissimo quotidiano considerando chi vi lavora, tavolta eccede, come tanti altri quotidiani, ricercando lo scoop ad ogni costo.
Questo è capitato spesso ultimamente quando, per la fretta e l'ansia di scrivere qualcosa per primi, tanti giornalisti hanno scritto madornali bestialità, non preoccupandosi delle inevitabili conseguenze nè impegnandosi successivamente per chiarire la verità.
Il leitmotiv di questo blog è proprio quello di cercare di smascherare le inesattezze e talvolta le grossolane falsità che appaiono sui giornali nonchè di seguire e diffondere la verità e la corretta informazione. Ci si prova.

Vigilopoli: Quali segreti dietro i Bernabei?

Mesi addietro a Roma si è scatenata la cd. "Vigilopoli".
Secondo quanto apparso su numerosi quotidiani, i Signori Bernabei, rinomatissimi vinai della Capitale, avrebbero asserito di essere state vittime di concussione da parte di un geometra comunale ed alcuni vigili e, di conseguenza, avrebbero segnalato tutto in Procura.
Gravissimo, che, giustamente, si indaghi e si puniscano i colpevoli!
Ma non è tutto perchè, sempre a quanto dicono i giornali, i Bernabei avrebbero fatto anche altre dichiarazioni, sostenendo che a Roma sussisterebbe una vera e propria complessa organizzazione criminale, di cui farebbero parte tra gli altri tutti i vigili tutti, e che sarebbe capitanata dal vertice del comando della polizia municipale!
Alla faccia!
Non solo, loro sarebbero stati tra le vittime principali di questa "cupola", subendo multe e multe per sciocchezze. Secondo quindi questa ricostruzione del diritto vi sarebbero "multe sciocche" sulle quali bisogna chiudere un occhio perchè sono stupidaggini. Vabbe'.
Ma da qui a parlare di cupolona mafiosa ce ne vuole!!!
Per quali ragione i Signori Bernabei avrebbero fatto mesi addietro dichiarazioni così grosse?
Una storia che sembra uscita dalla trama di un kolossal hollywoodiano ispirato alle gesta degli Avengers contro i cattivi di turno.
E già, perchè secondo i quotidiani i Bernabei avrebbero narrato di una titanica associazione a delinquere formata da tutti i vigili di Roma che vesserebbe i commercianti e deciderebbe altresì come, dove quando ed a chi rilasciare licenze e titoli amministrativi. I vigili controllerebbero Roma. Roba che nemmeno la Mafia sarebbe in grado di fare. Accusa, insomma, alquanto fantascientifica.
Qual è il motivo che avrebbe spinto questi vinai a spararle così grosse?
Soprattutto, i Bernabei avrebbero detto di essere stati vessati per svariati anni dai vigili quando nei fatti sono stati tra i più assidui sostenitori del Circolo sportivo dei vigili, hanno visto eventi del Circolo intitolati a loro padre ed hanno preso parte a numerose manifestazioni indette dal Circolo e dai vigili.
Il tutto documentato da foto che circolano sul web
Questo non decenni addietro ma nemmeno un anno fa!!!
Cos'è, la sindrome di Stoccolma? I Bernabei sarebbero stati talmente soggiogati dai loro persecutori da voler star loro sempre "vicino vicino"? Odi et amo?
Ma la vicenda si fa sempre più assurda!
Secondo quanto apparso sui quotidiani i Bernabei si sarebbero lamentati in Procura sostenendo di essersi più volte rivolti ai vertici della polizia municipale, chiedendo loro aiuto per le vessazioni che subivano, ma non ricevendo di fatto, a loro dire, alcun sostegno.
Quindi, ricapitolando, tutti i vigili farebbero parte di un'organizzazione criminale capitanata dal comando dei vigili ed uno per chiedere aiuto a chi va a rivolgersi? Al comando dei vigili!
Questa vicenda è troppo incredibile e ci si augura veramente che la Magistratura faccia chiarezza e scopra le ragioni per la quale i Bernabei avrebbero scatenato questo allarme sociale e perchè, sempre scondo quanto apparso sui giornali, avrebbero descritto agli occhi del mondo intero l'immagine della Capitale d'Italia che sarebbe ostaggio dei desiderata dei vigili.
Da segnalare che a questo grido di dolore si è unito anche Silvestro Romano, imprenditore di cui abbiamo parlato. Anche lui avrebbe dichiarato di essere stato vessato insensatamente dai vigili per delle sciocchezze.

martedì 26 giugno 2012

Ancora su Nuzzi e "Sua Santità"

Vi indirizzo ad una bella intervista a Nuzzi, autore di "Sua Santità", libro che vi consiglio assai di leggere, non fosse altro perchè piacevole alla lettura, oltre che per i contenuti.
Questa sembrerebbe una delle conseguenze derivanti dalla pubblicazione del libro.

Bernabei Corruttore antecedente improprio

Eh già, Silvio Bernabei fu condannato per corruzione.
Secondo quanto riporta "Il Messaggero" per la giustizia e lo Stato italiano Silvio Bernabei è un "corruttore", meglio un "corruttore antecedente improprio", come da sentenza definitiva nei suoi confronti.
Si fa allora sempre più controversa la storia di Silvio Bernabei, il grande accusatore di Vigilopoli.
Una sentenza ormai definitiva e passata in giudicato da tempo immemore lo condannerebbe per corruzione.
Come riporta "Il Messaggero", a fine Giugno 2012, spunta quindi una macchia assai ingombrante e fastidiosamente oleosa sulla fedina penale del "martire" di Vigilopoli, il vinaio Silvio Bernabei.
Trattasi, come detto, di condanna per corruzione, che sarebbe asseverata nello specifico con sentenza divenuta irrevocabile nel dicembre del 2004: tre mesi e dieci giorni di reclusione per aver pagato 30 milioni di lire a tre finanzieri incaricati di svolgere verifiche fiscali sulla società Bernabei Liquori.
In sede d'interrogatorio l'imprenditore avrebbe ammesso di aver dato 30 milioni di lire a uno degli operanti della guardia finanziaria, di sua iniziativa, circa otto o nove giorni prima della chiusura della verifica all'epoca in atto sulla sua società. Avrebbe lasciato quei soldi in un cassetto, come si fa per far trovare i regali ai piccini, e avrebbe detto al finanziere di prenderli e di spartirli con i suoi colleghi.
Era solo un modo «per ringraziarli della loro gentilezza», avrebbe dichiarato ai magistrati.
Caspita!
Insomma, Bernabei non sarebbe nuovo a dare regalie e danari in cambio di "gentilezze".
Francamente, chi scrive è un po' (eufemismo) sconcertato.
Da una parte, vi è l'incresciosa vicenda segnalata dal Bernabei che ha visto ai domiciliari (fino ad ora) alcuni vigili ed un geometra comunale.
Nascerebbe da un esposto "telefonico" su un colossale titanico abuso edilizio dei Bernabei. Questi sarebbero piombati a casa del presunto autore dell'esposto, chiedendo lumi, ed il presunto autore dell'esposto  avrebbe negato!
Il che, a sommesso parere dello scrivente, non sembraerebbe sufficiente ad escludere che questi abbia effettivamente fatto l'esposto!Quanti ammetterebbero la paternità di un esposto di fronte all'accusato? Quanti rivendicherebbero con orgoglio innanzi all'accusato di aver "parlato male" di lui?
Insomma, non sono tutti "Fantozzi" che firma la lettera anonima!
Peraltro, l'abuso, accedendo alle ricostruzioni apparse sui quotidiani, sarebbe talmente macroscopico che chiunque, passando in Via della Luce, anche per caso, se ne sarebbe accorto.
Per mettere a tacere la vicenda, si evincerebbe dal teorema accusatorio del Bernabei, dei vigili ed un geometra comunale avrebbero chiesto troppi soldi e quindi i Bernabei sarebbero giunto alla conclusione che l'esposto sarebbe stato inventato, dissimulato, dai vigili stessi, al fine di estorcergli denaro.
La vicenda è assai controversa e merita tutte le indagini e gli opportuni chiarimenti da parte degli organi competenti, anche se si considera che dopo aver accusato uno dei vigili nè i Bernabei nè la loro segretaria sono stati in grado di riconoscerlo in foto.Non solo! Nelle date del presunto passaggio di danaro sembrerebbe che uno dei vigili fosse all'estero. Il mistero si infittisce ed abbisogna di tutti i necessari chiarimenti da parte dei competenti organi giudicanti.
Da quello che si legge sui giornali sembrerebbe poi che il Bernabei sponsorizzasse il circolo dei vigili urbani di Roma e regalasse paste, babà, bevande e dolcetti  in cambio dell'impunità dalle multe. Appena diminuivano i babà le multe nei suoi confronti aumentavano, quindi, Bernabei si sarebbe premurato di dare dolcetti e pasticcini a iosa per non essere perseguitato dai vigili. Questa sintesi è volutamente scherzosa ma nemmeno tanto e riassume abbastanza fedelmente il teorema accusatorio che si legge sui giornali.
Ci si augura che venga fatta presto chiarezza dagli organi competenti al più presto anche su tale situazione.

domenica 3 giugno 2012

Inesattezze sull'ordinanza antialcol

Ecco un esempio delle disinformazioni quotidiane.
Non gravissimo, è un'inesattezza, ma dimostra che non sempre viene data una corretta informazione.
Sigilli ad un bar di Ponte Milvio
E' un articolo de "Il Messaggero". Non compare sul web il nome dell'autore dell'articolo.
Vi si legge "che presso il bar in questione vi erano minori che alle 2 di notte acquistavano alcolici e pertanto gli è stata contestata la violazione dell'ordinanza antialcol del sindaco".
Ma la proroga all'ordinanza antialcol del sindaco è stata sospesa tempo addietro dal TAR quindi è inapplicabile!
Semmai, ben più grave, al locale sarà stata contestata la vendita di alcolici a minore!
Stesso errore qui.
Si tratta di articolo de "La Repubblica".
Anche qui non compare il nome dell'autore.
Il bello è che così nemmeno si comprende se magari gli accertamenti siano stati fatti quando l'ordinanza era ancora in vigore o no.
Ma in ogni caso la gravità dell'accaduto è certo maggiormente rappresentata dalla vendita di alcolici a minori e non certo dalla violazione dell'ordinanza del Sindaco della Capitale.
Ed in ogni caso una completezza di informazione avrebbe dovuto portare a specificare che detta ordinanza sia stata sospesa dai giudici amministrativi perchè così il lettore, francamente, non ci capisce più niente.
Infatti, il lettore dapprima venti giorni fa circa legge che l'ordinanza sia stata sospesa dal TAR e poi, in data 2 Giugno, si ritrova a leggere di un locale chiuso....per aver violato detta ordinanza.
Insomma, ragazzi, un po' più di precisione per favore!